25-29 Giugno - Dolomiti...

Traversata dalla Val di Fassa all'Alpe di Siusi

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    25-29 giugno Dolomiti Traversata dalla Val di Fassa all'Alpe di Siusi.

    Traversata in Dolomiti dalla Val di Fassa all'Alpe di Siusi, attraverso una parte della Alta Via delle Dolomiti, in quattro tappe, con pernotto nei rifugi in quota.
    L'iniziativa trae spunto da diverse vacanze trascorse in quei luoghi, durante le quali ho fatto escursioni sia a piedi che in bicicletta, attraversando alcuni dei luoghi descritti ora.
    Ho pertanto “cucito” questa traversata mettendo insieme alcune escursioni già fatte e cercando di raccordare sulla carta le parti mancanti. Le rilevazioni di Km e dislivello sono assolutamente approssimative e da verificare.
    Si tratta, in definitiva, di fare POCO PIU' DI UNA PRESCOUT !!!!

    Programma:
    partenza venerdi 25.6 treno per Bolzano
    ritorno 29.6 treno da Bolzano

    Primo giorno (26.6) (Bolzano -Campitello di Fassa in autobus)
    si pedalerà da Campitello di Fassa (1448) al Rif. Alpe di Tires attraverso la Val Duron, passando per la M.ga Docoldaura (2046) raggiungendo quindi il Rif Alpe di Tires (2440) non lontano dai Denti di Terra Rossa, spartiacque verso l'Alpe di Siusi . Km 20 circa disl 1000 circa

    Secondo giorno (27.6)
    pedaleremo dal Rif Alpe di Tires (2440) al Rifugio Sasso Piatto (2297) ,
    passando per Dialer, quindi in discesa su sentiero 8 verso Tirler 1741 , attraverso Floralpina, Saltria (1680), si prosegue in direzione di Monte Pana. Prima di raggiungere Monte Pana si va a dx su sentiero 528 in direzione di rif Comici 2153, rif Valentini 2213, forcella Rodella , da dove prenderemo l'Alta Via delle Dolomiti (9) e, con sentiero F . Augusto raggiungeremo il rif Pertini e il Rif Sasso Piatto (2297) . Km 30 circa e disl 750 circa

    Terzo giorno (28.6)
    dal Rifugio Sasso Piatto (2297 ), passando per Zallinger, 2037, su sentiero 9 si passa per Alpe de Comun, si prosegue a sx su sentiero 8 dir. Dialer quindi con il sentiero 8a si passa per Rif Moligno 2054 e si prosegue in direzione Punta d'Oro, dca dove si prende in discesa verso Panorama. Prima di Panorama, a dx su Alta via Dolomiti (8) verso Saltria, con sentiero 11 si passa per Troiler , da dove quindi, in salita verso Sonne, attraverso Trebe si giunge a Santa Cristina Val Gardena 1428; si prosegue per Selva di Valgardena 1563 ed in salita verso Baita Juac 1903, passando per il Rif. Firenze 2037 si raggiunge il Rifugio Daniel 2228 dove pernotteremo.
    Km36 disl 450
    NB Da Troiler si può raggiungere Santa Cristina con una variante (sent 11)

    Quarto giorno 29.6
    Dal Daniel 2228 si scende ad Ortisei 1236 , si prosegue verso Bulla , Clesa Vedles 1475, passando per passo Pinei 1443, si arriva quindi a S Michel 1283, da dove, in discesa si raggiunge Castelrotto 1060, quindi Siusi 994 e Bolzano
    Km 26 disl. 300 più Siusi Bolzano km 20 circa

    Notizie riferimenti e link utili:
    E' necessario portare la sacca per il trasporto bici in treno.
    www.sport.infotrentino.com/pagine/c...port=2&comm=373
    rif Alpe di Tires www.tierseralpl.com/
    rif sasso Piatto www.plattkofel.com/html/it/index.html
    rif Daniel (seceda)
    www.seceda.cc/ita/index.html
    www.dolomites-hotel.com/rifugio_dan...al_gardena.html

    www.alpedisiusionline.it/hotelsrifugi.htm

    www.trenitalia.it

     
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    giusto per capirci

    val duron

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    rifugio sassopiatto

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    alpe di susi

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    rifugio alpe di tires

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    il terzo giorno non ti pare un pò troppo ottimistica 450 meteri di disl?

    solo per andare da selva di val gardena al rifugio daniel sono 800 metri !! l'ho fatta quella salita ed è un culo allucinante !!!

    per andare ad ortisei il quarto giorno prendiamo la finuvia o tutta a bombazza in bici ?
     
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    Esatto,
    la Val Duron, dopo la pettatona iniziale..........
    Sei grande, mi hai preceduto nel mettere le foto !!! ancora non avevo fatto estrazioni dall'archivio !!!
    A questo punto, già che ci sei, io sicuramente non ho foto della baita Juac (zona Seceda Ortisei) ........ vedi tu ...........
    Saluti
     
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    CITAZIONE (pao66 @ 24/5/2010, 13:34)
    io sicuramente non ho foto della baita Juac (zona Seceda Ortisei)

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    Ce l'ha Google Images... :)
     
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    CITAZIONE (Hash Jar Tempo @ 24/5/2010, 13:33)
    il terzo giorno non ti pare un pò troppo ottimistica 450 meteri di disl?

    solo per andare da selva di val gardena al rifugio daniel sono 800 metri !! l'ho fatta quella salita ed è un culo allucinante !!!

    per andare ad ortisei il quarto giorno prendiamo la finuvia o tutta a bombazza in bici ?

    E' vero mi sa cho scritto un 4 al posto di un 8; in effetti solo la differenza di quota tra Selva ed il Daniel è di oltre 600 mt . Poi controllo e farò una correzione.
    Grazie Hash.
    Saluti
     
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    Ma non ci sono divieti per le MTB sui sentieri del Trentino?
    Mi sembra un giro meraviglioso. Al momento non so se riuscirò ad esserci, ma mi piacerebbe assai.
     
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    In trentino, la giunta provinciale ha stabilito alcune regole per l'uso della MTB sui sentieri,
    entrerà in vigore dal 1° Maggio 2006 (c'è il Bikefest a Riva, combinazione?)
    e prevede il divieto di transito su sentieri più ripidi del 20% e più stretti di una bike messa di traverso (ci tolgono, anzi vorrebbero toglierci il divertmento).
    Sono previste delle deroghe non specificate, il tutto per salvaguardare il paesaggio, i sentieri bla, bla, bla
    Le multe partiranno dai 30€

    La Giunta provinciale ha approvato venerdì una delibera dell’assessore Mellarini
    MOUNTAIN BIKE SUI SENTIERI DI MONTAGNA NUOVE REGOLE ALL’INSEGNA DELL’EQUILIBRIO
    Entreranno in vigore dal 1° maggio 2006



    di Carlo Martinelli
    Vuole essere un segnale all’insegna dell’equilibrio, quello che la Giunta provinciale ha assunto venerdì scorso, approvando la delibera di Tiziano Mellarini, assessore all’agricoltura, commercio e turismo. Delibera che aggiorna le regole di accesso ai sentieri alpini in sella al mountain bike. Di che si tratta? La delibera, con effetto dal 1° maggio 2006, “apre” ai bikers ogni sentiero: ad eccezione di quei tratti giudicati “estremi” con pendenze superiori al 20% ed una larghezza inferiore all’ingombro del mtb posto di traverso: due parametri immediatamente percettibili semplicemente facendo ricorso al buon senso ed all’autoresponsabilità individuale. Concetti e comportamenti che la Giunta provinciale – con questo provvedimento – ha ritenuto di privilegiare rispetto ad una politica dei divieti e delle imposizioni. La delibera prevede deroghe da parte del Servizio Turismo nel caso di svolgimento di manifestazioni turistiche o agonistiche; oppure a seguito di richieste motivate inoltrate dai Comuni (ad esempio per collegare tratti di sentieri).

    Il provvedimento è frutto delle valutazioni e conseguenti indicazioni di un Gruppo di lavoro composto da funzionari della Provincia, rappresentanti della Sat – che ricordiamolo, in Trentino ha la cura (ed il Catasto ufficiale) dei sentieri alpini – della sezione mountain bike della Federazione ciclistica, del Consorzio dei Comuni, delle Apt di ambito, del Dipartimento foreste. “Un lavoro motivato” - sottolinea l’assessore Mellarini – “da un obiettivo primario ossia la valorizzazione di una pratica sportiva da praticare nel pieno rispetto delle caratteristiche ambientali e territoriali del Trentino, una terra da scoprire anche in sella ad un mountain bike, scegliendo fra le centinaia di itinerari in mezzo alla natura ed alla storia: ex strade militari, strade forestali, mulattiere e vari tracciati, anche sentieri. Tutto, però, va fatto con il giusto equilibrio, senza esagerare, all’insegna della convivenza escursionisti-alpinisti-bikers”.
    Le indicazioni della delibera riguardano infatti gli itinerari “estremi” dei sentieri alpini lungo i quali transitare comporterebbe fra l’altro gravi problemi di sicurezza e incolumità personale per gli stessi bikers. Ed in questa logica, il provvedimento vuole fra l’altro indirettamente scoraggiare il diffondersi d’una certa cultura estrema – nell’approccio all’ambiente come agli sport – soprattutto fra i turisti ospiti più giovani.
    Le amministrazioni comunali potranno sollecitare deroghe particolari, necessarie ad esempio a realizzare collegamenti fra diversi percorsi di mountain bike per consentire il trasferimento da una zona all’altra, garantendo quindi la continuità nell’utilizzo di infrastrutture turistiche importanti nella loro funzione. Deroghe potranno essere concesse anche per consentire gare e raduni, anche su richiesta dei Comitati organizzatori delle molte manifestazioni.
    “Prossimo passo – ha ribadito l’Assessore Tiziano Mellarini – sarà la realizzazione di una specifica campagna di comunicazione per far conoscere queste nuove regole; tenendo conto che è intenzione dell’Ente pubblico ridurre al minimo l’impatto estetico paesaggistico della segnaletica che sarà collocata esclusivamente dove si dimostrerà realmente indispensabile. Con questo provvedimento siamo convinti che il Trentino sarà ancora più appetibile agli amanti del mountain bike e siamo certi che quest’invito alla condivisione di obiettivi comuni piuttosto che all’imposizione di divieti, si dimostrerà la scelta giusta”.


    LA SCHEDA. L’articolo 22 della legge provinciale 15 marzo 1993, n. 8 (Ordinamento dei rifugi alpini, bivacchi, sentieri e vie ferrate – Legge sul patrimonio alpinistico del Trentino) regolamenta l’accesso ai sentieri alpini da parte di chi li percorre con mezzi meccanici ed in sella al mountain bike. Questa disciplina è stata oggetto di una recente modifica legislativa (articolo 16 della legge provinciale 11 marzo 2005, n. 3) che intende rispondere all’esigenza di creare sul territorio provinciale un’articolata rete di itinerari di montagna utilizzabili anche per escursioni in mountain bike, salvaguardando, al contempo, altri sentieri marcatamente alpinistici il cui accesso è consentito solo a piedi.
    A tal fine il secondo comma del citato articolo 22 demanda alla Giunta provinciale sia il compito di determinare le caratteristiche tecniche dei sentieri la cui percorribilità è consentita anche con l’ausilio delle biciclette, sia quello di stabilire le modalità con le quali il Servizio turismo può autorizzare la circolazione dei mezzi meccanici non motorizzati per la realizzazione di manifestazioni turistiche o agonistiche o a seguito di richieste motivate inoltrate dai comuni territorialmente competenti.
    Per la definizione delle caratteristiche tecniche si è cercato di elaborare criteri che fossero sia oggettivi, favorendone un’applicazione agevole e comune, sia condivisi; tale ultimo aspetto ha consigliato di avviare un confronto tra i soggetti interessati attraverso la convocazione presso il Servizio Turismo di un gruppo di lavoro formato dai rappresentanti della SAT, del Consorzio dei Comuni trentini, delle Aziende per il turismo, della Federazione ciclistica italiana e del Dipartimento risorse forestali e montane.
    A seguito di una attenta e collettiva valutazione si è ritenuto corretto, anche nell’intento di contemperare i vari obiettivi di fruizione e valorizzazione turistica con quelli di tutela ambientale e di sicurezza, consentire la ciclabilità di tutti i percorsi aventi pendenze inferiori al 20% e larghezze mediamente superiori all’ingombro trasversale della bicicletta sul terreno.

    MA CHISSENE FREGA !!!

     
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    Fino all'estate scorsa, non mi pare ci fossero divieti generalizzati, mentre ho verificato sul posto che in alcuni sentieri vi era il divieto di transito alle biciclette, che personalmente direi di rispettare. Vi sono addirittura dei sentieri dedicati alle passeggiate a cavallo, ma vietati alle bici; ma valutiamo bene, naturalmente. Peraltro, buona parte dei tracciati sono indicati su carta 1:25000 (ed. Tabacco mi pare acquistata negli ultimi anni), come sentiero percorribile in mountain bike.
    Sono anche del parere che dato che in quelle zone c'è talmente l'imbarazzo della scelta a livello di sentieri e gite, che non valga neanche la pena ipotizzare di percorrere sentieri vietati.
    Ciò premesso, ho buttato giù un'idea e considerato, anche parlando con qualche gestore dei rifugi della zona, la possibilità di percorsi alternativi.
    Comunque parliamone e se nel frattempo l'adm ritiene opportuno, sposti pure la discussione su "discuti e sviluppa un'idea"
    Un saluto a tutti
     
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    Ho un solo dubbio: mi porto la full o la front? :unsure:
     
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    paolo mi permetto di fare alcune considerazioni.

    il giro del secondo giorno (giro del sassopiatto e sassolungo) sarà una botta allucinante, calcola che il sentiero 528 passa nella città dei sassi non è pedalabile in quanto sono tutti sassoni da superare a scalini e ci vuole ca 1 ora per farla tutta a piedi, anche il sentiero Frederich August non è pedabile soprattutto i 3 km dopo il Pertini, è largo 1 metro (con a lato strapiombo) ed è sempre pieno di gente oltre che presenta vari scalini e tratti mezzi crollati.

    il giro del terzo giorno al col riser è bello ma sono più o meno 800 metri di dislivello in 5 km, ci sono varie carrareccie che portano da Selva di val gardena al Rifugio Daniel (per il pernotto) senza passare per il rifugio Juan e Firenze, il sentiero 3 che passa per il rifugio Juan secondo me non è pedalabile manco quello, è tutto nel bosco con le radici degli alberi che rompono le balle, dato che le pendenze saranno del 11-12% doverselo fare a spinta diventerebbe no scassamento e minchia, meglio fare qualche carrareccia non pensi?

    il secondo giorno se vengo io mi farei Rifugio Alpe di Tires-Rifugio Bolzano col sentiero 3-4, da google earth mi pare abbastanza largo tranne un paio di km su un altopiano sassoso, e dato che stanno sullo stesso livello non ci sono manco troppe pettate, poi dall'alpe di tires scendo al passo duron e un 50 minuti su bel sentiero in cresta arrivo al Rifugio Sassopiatto.

    questo è un album fotografico che ho trovato in giro e documenta il sentiro 3-4 che porta al "bolzano", fra andata e ritorno ci sono 200 metri di disl da fare a piedi per superare un costone ma il sentiero è bello largo e ci sono pure delle scale comode

    www.gumasio.it/album/album_sciliarrunde.htm

    un'altra cosa ma il ritorno a Bolzano da Ortisei è tutto asfalto vero?

    grazie

    Edited by Hash Jar Tempo - 25/5/2010, 09:52
     
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    Che bello :)
     
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    CITAZIONE (Hash Jar Tempo @ 25/5/2010, 09:29)
    paolo mi permetto di fare alcune considerazioni.

    il giro del secondo giorno (giro del sassopiatto e sassolungo) sarà una botta allucinante, calcola che il sentiero 528 passa nella città dei sassi non è pedalabile in quanto sono tutti sassoni da superare a scalini e ci vuole ca 1 ora per farla tutta a piedi, anche il sentiero Frederich August non è pedabile soprattutto i 3 km dopo il Pertini, è largo 1 metro (con a lato strapiombo) ed è sempre pieno di gente oltre che presenta vari scalini e tratti mezzi crollati.

    il giro del terzo giorno al col riser è bello ma sono più o meno 800 metri di dislivello in 5 km, ci sono varie carrareccie che portano da Selva di val gardena al Rifugio Daniel (per il pernotto) senza passare per il rifugio Juan e Firenze, il sentiero 3 che passa per il rifugio Juan secondo me non è pedalabile manco quello, è tutto nel bosco con le radici degli alberi che rompono le balle, dato che le pendenze saranno del 11-12% doverselo fare a spinta diventerebbe no scassamento e minchia, meglio fare qualche carrareccia non pensi?

    il secondo giorno se vengo io mi farei Rifugio Alpe di Tires-Rifugio Bolzano col sentiero 3-4, da google earth mi pare abbastanza largo tranne un paio di km su un altopiano sassoso, e dato che stanno sullo stesso livello non ci sono manco troppe pettate, poi dall'alpe di tires scendo al passo duron e un 50 minuti su bel sentiero in cresta arrivo al Rifugio Sassopiatto.

    questo è un album fotografico che ho trovato in giro e documenta il sentiro 3-4 che porta al "bolzano", fra andata e ritorno ci sono 200 metri di disl da fare a piedi per superare un costone ma il sentiero è bello largo e ci sono pure delle scale comode

    www.gumasio.it/album/album_sciliarrunde.htm

    un'altra cosa ma il ritorno a Bolzano da Ortisei è tutto asfalto vero?

    grazie

    Fabri,
    sono contento delle tue osservazioni specie se fondate su recenti escursioni in quella zona.
    Nel preparare gli itinerari ho verificato la carta della Kompass (n 67 Alpe di Siusi) e la maggior parte dei tragitti sono indicati come percorsi per mtb. La parte del Sasso Piatto e Sassolungo, in effetti, molto impegnativa, ricalca questa relazione http://www.sport.infotrentino.com/pagine/c...port=2&comm=373
    che dice sia che l'arrivo al Comici è a spinta sia che la Città dei Sassi non è pedalabile. (vedi anche scala delle difficoltà)

    www.sport.infotrentino.com/pagine/legenda.php?sport=2.

    Per quanto riguarda il sentiero F. Augusto (classificato E sulle guide Monti e sulla Dolomiti 4 di F Hauleitner, edizione Rothen, ) non è escluso che abbia subito qualche variazione che ha reso necessari dei gradini e presenta, stando a relazioni che ho letto qualche punto brutto tra il Pertini ed il Sasso Piatto, anche se ho chiesto espressamente al gestore e mi ha detto che viene percorso in mtb. Comunque possiamo modificare il percorso come vogliamo per renderlo migliore, sentiamoci anche via cell o via mail.

    Infine, per il ritorno Ortisei Bolzano dipende anche dagli orari dei treni: l'idea è fare Ortisei Bulla Castelrotto Siusi.

    A presto .


     
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    Col Raiser (terzo giorno)

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    Sentiero Frederich August

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    Sciliar al tramonto dal rifugio alpe di tires

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    Sassopaitto al tramonto col caratteristico colore "rosa dolomite"

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