Sabato 23 Gennaio - Monte Navegna

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    Allora eccomi qua, a raccontare il mio resoconto della prima pedalata in sella alla nuova RR9.2.
    Prima in tutti i sensi, perche' dal Domenica scorsa, data di acquisto, ha atteso una lunga
    settimana in cantina in compagnia del BTC, e chissa' cosa le avra' raccontato sul sul mio conto :)!

    La prima pedalata l'ho effettuata con coroncino e rapporto posteriore intermedio (non
    chiedetemi le misure perche' come dicevo a Remo sul "colle ciccia" dopo aver raggiunto la 52
    ho smesso di misurare tutto!), accortomi che l'impostazione di fabbrica era un pochino troppo
    moscia ho inserito la corona intermedia poco prima dell'attacco della salita, e li' ho
    constatato la differenza abissale tra la vecchia e la nuova bici :), l'affrontare le salite
    con questa bici e' tutto un'altro andare!!
    Arrivo al punto panoramico sulle gole dell'obito fresco come una rosa, e pronto ad affrontare
    la seguente salita su sterrato con entusiasmo nuovo. Il primo breve tratto in discesa e'
    entusiasmante, anche se ormai per abitudine lo percorro fuori sella, per via della regolazione
    errata dell'ammortizzatore centrale che la fa assomigliare ad una front.
    La salita scivola via che e' un piacere, tranne gli ultimi tornanti che presentano veramente
    una pendenza assassina. Scivolo anche io non avendo considerato bene lo spessore di una lastra
    di ghiaccio che contavo di frantumare al passaggio, nulla di grave a parte un livido sul
    gomito.
    In cima alla salita Marco mi regola l'ammortizzatore centrale e collauda il mio mezzo
    cimentandosi in qualche sgarrupo vicino al punto di sosta, con sua grande soddisfazione!
    Da quel momento pero' un fastidioso rumorino al freno mi accompagnera' per parte del giro
    giro. Dopo aver osservato il fantastico panorama nei pressi sulle cime innevate del Velino si
    riparte (sempre in salita) verso le pendici del Navegna, e dopo un tratto in ripida salita su
    cemento ci si addentra nel bosco di "colle ciccia" dove approfitto per farmi ritrarre nella
    foto che prossimamente diventera' il mio avatar ;).
    La discesa su terreno innevato e entusiasmante con le nuove regolazioni agli ammortizzatori,
    mi frena solo la poca aderenza al terreno dovuta piu' al fango che alla neve ed alla fine
    arrivo con la bici irriconoscibile al trivio verso valco sabino .
    La sosta si fa lunga a causa dello smarrimento di un mazzo di chiavi, e ci si scalda
    sorseggiando dell'ottima vodka al miele della Georgia portata del nostro ormai spacciatore
    alcolico per antonomasia Alessandro (detto Big_Budda!!).
    La discesa a scapicollo ricomincia ed arrivo alla frazione di Valco Sabino felice come un
    ragazzino :D!
    Di li si riprende a salire verso Vallecupola, ma devo ammettere che un po'
    provato sui quadricipiti dalla lunga discesa sdrucciolevole ed un po' dal nuovo sellino
    Fizik, a cui non so se devo abituarmi o sostituirlo con SMP economico che avevo acquistato
    ultimamente per la BTC, scendo di sella e percorro parte del percorso a piedi (tanto ormai mi
    aveva sputtanato Marco ;)!!).
    La sosta nella frazione e rinfrancante, pausa spuntino in un luogo dimenticato dal tempo.
    La vista e' meravigliosa sul versante innevato del Navegna ed invita a rilassarsi, ma non c'e'
    tempo, ed in pieno spirito follettiano si riparte verso la parte finale del giro.
    Dopo la scollinamento su strada innevata, intraprendiamo una veloce discesa, prima su una
    insidiosa brecciata e poi su sdrucciolevolissimo cemento, verso il lago del Turano e la
    conclusione del giro.

    Le impressioni di guida sono state ottime, e le sensazioni come sempre al top per la compagnia
    e la bellezza dei paesaggi attraversati.
    Ma come tutte le cose belle, finiscono presto e nel mo caso prestissimo!
    Infatti arrivati al parcheggio ricevo una telefonata che mi riporta bruscamente alla realta', e devo scappare a Roma per problemi familiari che mi hanno tenuto chiuso in un ospedale pet tutto il resto del week-end ed oltre.
    Il mio bambinone cresciutello di 68 anni, ha rischiato di lasciarmi, ma fortunatamente la faccenda si e' per il momento conclusa solo con un grande spavento.
    Anche se questi episodi ti portano a realizzare che, come dice un mio amico, "siamo in un'eta' in cui i genitori se ne vanno".

    Edited by trip66 - 26/1/2010, 11:43
     
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